Proposta 2003

MIUR

Iniziative per la diffusione della cultura scientifica Progetti annuali legge 6/2000

 

PROPOSTA DI PROGETTO

TITOLO: UN LABORATORIO INTERATTIVO PER LO STUDIO DELLA STORIA E DELLA REALTA’ CALABRESE MEDIANTE IL DNA

 

Proponente responsabile: Prof. Andrea Novelletto, Dip. di Biologia Cellulare, UNICAL.

 

OBIETTIVI

 Inquadramento

L’avvento delle tecnologie del DNA ha enormemente espanso le possibilita’ di indagine riguardo alla biodiversita’ umana. Le tematiche affrontate non sono piÅ soltanto quelle dell’ambito bio- medico, ma si e’ aperta la possibilita’ di una visione sintetica dei processi storici che adotta i risultati della genetica, per supportare le ipotesi dell’archeologia e della linguistica. Risultati spettacolari sono stati ottenuti nel campo della ricostruzione di episodi di diverse epoche e di diversa scala, dalla preistoria all’era cristiana, dal popolamento di interi continenti alla storia personale di singoli individui. Una produzione imponente si e’ accumulata, sia su riviste scientifiche che di opere destinate ad un pubblico piu’ generale, alla quale hanno dato un contributo sostanziale molti ricercatori italiani.

Il fenomeno del polimorfismo genetico permette di quantificare le quote della diversita’ totale attribuibili a differenze fra individui e a differenze fra popolazioni. L’analisi piu’ estensiva di questo tipo e’ stata condotta da Cavalli-Sforza e collaboratori (1994) e ha indicato che circa l’89% della variabilita’ a livello globale e’ fra individui e solo l’11% e’ da attribuire  a differenze fra popolazioni. Cio’ priva di qualunque fondamento l’idea che la diversita’ biologica possa giustificare il riconoscimento di razze a livello continentale e tantomeno a livello piu’ locale. Cionondimeno questa piccola quota residua conserva una traccia della storia genetica di ciascuna popolazione.

Piazza e coll. (1988) hanno identificato tre componenti principali nella composizione dei pool genetici di campioni popolazionistici regionali italiani. Questi mostrano variazioni spaziali che sono state messe in relazione con precisi episodi di popolamento della penisola. In particolare risaltano gli influssi che avrebbero lasciato nel pool genetico degli Italiani attuali la colonizzazione della Magna Grecia (all’estremo sud ed in particolare in Calabria), gli Etruschi (Umbria e Toscana), i Liguri (Liguria) e gli Osci (in una fascia dalle Marche alla Campania). Tale lavoro identifica pertanto il centro e il meridione della penisola come porzioni cruciali per la comprensione della struttura genetica d’Italia.

 

Referenze:

Cavalli-Sforza LL, Menozzi P, Piazza A (1994) The history and geography of human genes. Princeton University Press.

Piazza A, et al. (1988) A genetic history of Italy. Ann Hum Genet 52:203.

 

La proposta

La proposta e’ quella di allestire un laboratorio interattivo che permetta ai fruitori di comprendere come le nuove tecnologie del DNA siano capaci di produrre dati concreti per ricostruire alcuni aspetti della storia e per esplorare alcuni aspetti della complessita’ del tessuto sociale attuale. L’argomento unificante sarebbe quello della Calabria che, per la storia del suo popolamento, e per le sue caratteristiche montuose che hanno preservato realta’ locali molto peculiari, rappresenta una regione ideale per questo tipo di studi.

Questa installazione puo’ rappresentare una sezione o essere integrata in un’esposizione piu’ ampia riguardante ad es. l’archeologia, le tradizioni popolari o le bellezze architettoniche, paesaggistiche e naturali. D’altra parte essa puo’ essere considerata trainante in quanto, per larga parte del grande pubblico, le tecnologie del DNA e le loro potenzialita’ nei vari ambiti sono sconosciute o parzialmente comprese se non, addirittura, oggetto di disinformazione.

L’obiettivo principale e’ quello di coinvolgere i visitatori il piu’ possibile, permettendo loro di contribuire alla produzione di risultati concreti in tempo reale. A questo sono affiancate dimostrazioni su supporto multimediale sulle metodiche di laboratorio, nonche’ dimostrazioni del tipo di analisi a cui questi risultati possono contribuire.

 

Modi espositivi

Il modo espositivo che appare piÅ adatto agli obiettivi descritti sopra e’ quello del laboratorio aperto. Questo consiste nella versione semplificata di un vero e proprio laboratorio di genetica molecolare umana, organizzato in modo da consentire la partecipazione a cio’ che vi si svolge in ogni momento. Questa installazione deve quindi essere dotata di: una zona ove si effettua l’estrazione del DNA, una zona ove si effettua l’amplificazione del DNA, una zona dove si effettua l’analisi strumentale dei prodotti di amplificazione ed una zona dove i dati vengono computerizzati ed analizzati. Le diverse zone devono essere pertanto opportunamente attrezzate.

La funzione di guida dei visitatori nello svolgimento dei vari passaggi sperimentali e’ affidata a biologi in grado di illustrare le varie operazioni che si compiono al suo interno. La partecipazione dei visitatori puo’ anche consistere nel sottoporsi volontariamente ad alcune delle analisi.

I visitatori, senza avere diretto accesso ai macchinari (per la delicatezza dei macchinari stessi) devono poter eseguire tutte le fasi del lavoro, sia manuali che strumentali. Pertanto tutti i macchinari saranno dotati di display che illustrano il loro funzionamento e i banchi di lavoro saranno accessibili da piu’ visitatori contemporaneamente per poter eseguire in proprio le procedure di volta in volta applicate.

Una seconda parte dell’installazione sara’ finalizzata alla presentazione delle attivita’ e alla eventuale discussioe dei risultati. Questa sara’ organizzata con pannelli murali stabili ed una piccola sala attrezzata per video-proiezione di materiale multimediale.

 

ATTIVITA’

 

Gli argomenti trattati e i relativi approcci metodologici

Quello che segue e’ un elenco iniziale delle tematiche che possono essere affrontate in un’installazione di questo tipo:

  • i diversi contributi al popolamento della Calabria durante la preistoria, la colonizzazione greca e le invasioni barbariche;
  • le minoranze etnico-linguistiche in Calabria;
  • l’identificazione individuale in necropoli e siti cimiteriali antichi;
  • l’isolamento dei centri abitati e la diversificazione dialettale in Calabria;
  • la distribuzione dei cognomi in

Mentre le metodiche strettamente sperimentali sono simili nei vari casi, cio’ che cambia e’ il materiale di partenza e i metodi di analisi dei risultati. In alcuni casi i soggetti analizzati sono gli abitanti della Calabria, campionati secondo criteri geografici, linguistici o per la loro appartenenza a comunita’ etniche ben identificate (es. Arbreshe). In altri casi si tratta di materiale di scavo come ad esempio parti di scheletro umano o reperti non umani connessi ad attivita’ come l’agricoltura, la pastorizia, l’allevamento.

La raccolta del materiale sara’ a cura dello staff che opera nel laboratorio del Dipartimento di Biologia Cellulare dell’UNICAL, del Dipartimento di Biologia Evoluzionistica Sperimenale dell’UniversitÇ di Bologna, del Dipartimento di Biologia dell’UniversitÇ di Roma “Tor Vergata”, eventualmente in collaborazione con strutture sanitarie e gruppi di ricerca biologica o archeologica operanti nella regione.

 

Spazio espositivo ed organizzazione delle visite

Tutte le informazioni circa l’iniziativa saranno pubblicate in una pagina web interna al portale dell’UNICAL (www.unical.it).

Per quanto riguarda il laboratorio, si ritiene necessario uno spazio che consenta l’accesso dei visitatori a tutte le aree di lavoro. L’area avra’ necessita’ di banchi di lavoro e della fornitura di acqua, elettricita’, gas, scarichi, condizionamento d’aria. Spazi con tali caratteristiche sono stati giÇ individuati all’interno dell’UNICAL.

Il laboratorio sara’ operativo per tutta la durata dell’anno scolastico (settembre-luglio). L’installazione sara’ visitabile secondo un calendario settimanale, con orari prestabiliti sia per le attivita’ pratiche che per le proiezioni multimediali, precedentemente pubblicati.

Si prevedono due modalita’ di visita: a) teorico-pratica, con una permanenza di ca. 4 ore, organizzata come segue: breve

introduzione alla buona pratica di laboratorio; illustrazione dell’esperienza del giorno; impostazione pratica dell’esperimento (i tempi morti possono essere riempiti da ulteriori spiegazioni teorihe); analisi dei risultati; inquadramento dei dati ottenuti nell’ambito delle ricerche sul tema. Tale modalita’ e’ certamente quella piu’ adatta a gruppi di studenti che possono dedicarvi un’intera mattina. Essa richiede un’osservanza piu’ stretta degli orari. b) teorica, con una permanenza di 1-2 ore, organizzata come segue: illustrazione di una tematica di ricerca; illustrazione delle metodiche applicabili al caso; descrizione dei risultati ottenuti fino al momento nel laboratorio; inquadramento dei dati ottenuti nell’ambito delle ricerche sul tema.

 

Destinatari

L’iniziativa e’ indirizzata ad un pubblico ampio, con una preparazione almeno a livello di scuola media inferiore. Fa parte del potenziale pubblico il flusso dei turisti interessati alla storia della Calabria. Tuttavia una tale iniziativa vede il target piÅ naturale e costante nel tempo nelle scolaresche di varie eta’ e nei loro docenti. Certamente una tale iniziativa ha un alto valore formativo per entrambi, coprendo interessi sia di tipo umanistico che scientifico dal livello piÅ accessibile a quello piÅ tecnico e sofisticato. Appare particolarmente rilevante stimolare su queste tematiche la fascia d’eta’ degli studenti delle Medie superiori, ai quali le notizie sulle nuove metodologie giungono in maniera frammentaria se non addirittura distorta da mezzi di informazione non appropriati. Il laboratorio potra’ inoltre assolvere la funzione di punto di riferimento per richieste di aggiornamento o maggiori dettagli su eventuali nuove scoperte scientifiche.

Infine l’iniziativa potra’ certamente rappresentare un complemento delle numerose attivita’ di orientamento per studenti in procinto di avviarsi agli studi universitari, alle quali l’UNICAL sta gia’ dedicando risorse condiderevoli. La multidisciplinarieta’ delle tematiche trattate e dei metodi di investigaione rende l’iniziativa polivalente, per facolta’ a carattere scientifico e/o umanistico.

 

Le ricadute

Si prevede che l’iniziativa proposta costituisca un’occasione unica di promozione per la regione per vari motivi fra cui: l’alto valore culturale delle tematiche trattate e l’estrema attualita’ dei metodi applicati, l’appropriatezza dell’inserimento di questa iniziativa all’interno del rilancio delle risorse culturali della regione, l’esplicitazione dello stretto collegamento con istituzioni universitarie, l’utilizzo di uno staff e di una consulenza con preparazione ai massimi livelli internazionali.

A questo si deve aggiungere che e’ verosimile che l’iniziativa riesca a condurre a risultati scientifici di valore i quali  possono essere oggetto di pubblicazioni che raggiungono un pubblico internazionale.

 

Sinergie con iniziative simili

Iniziative simili sono gia’ sorte o stanno sorgendo in varie citta’ italiane (BO, TO, BA, TS, NA). Fra queste spicca il Life Learning Centre allestito presso il Complesso Museale del Patrimonio Industriale, ex Fornace Galotti, Bologna con il contributo dell’Universita’, fondazioni bancarie, Enti locali e aziende private. Tale iniziativa ha come oggetto le applicazioni del DNA in vari campi della biologia, non necessariamente umana. Il successo di questa iniziativa, che vede un flusso continuo di studentesche da tutta la nazione, dimostra l’altissimo livello della domanda per iniziative del genere. Un consorzio nazionale, per il mutuo scambio di informazioni, e’ in via di costituzione fra le diverse iniziative del genere in Italia. E’ prevedibile che quella qui proposta possa anch’essa farne parte, se attuata.

 

CONTRIBUTO RICHIESTO

 

EUR 130.000

 

PIANO FINANZIARIO E RELATIVI COSTI

Le spese riguardano i costi di allestimento dell’installazione ed il suo funzionamento per un periodo stimabile in due anni dal suo completamento.

La struttura ospitante (UNICAL) si farÇ carico delle spese generali per: smaltimento dei rifiuti, forniture di acqua, elettricitÇ e gas, linee per connessione computer.

Pertanto il costo previsto si riferisce a:

  • Strumentazione: sequenziatore del DNA, bagno termostatato, macchina per PCR, microcentrifuga, apparato fotografico per gel di agarosio. Costo previsto EUR 65.000
  • Materiale di consumo: plasticheria monouso, reagenti chimici, enzimi, sintesi oligonucleotidi. Costo previsto EUR 55.000
  • Materiale espositivo: pannelli, computer con mega schermo, spese tipografiche, stampanti. Costo previsto EUR 20.000
  • Contratto di collaborazione: EUR 20.000 TOTALE PREVISTO: EUR 160.000

TOTALE RICHIESTO: EUR 130.000

 

STRUTTURE E RISORSE UMANE CHE CONTRIBUISCONO AL PROGETTO

I proponenti hanno una competenza specifica nel campo della genetica molecolare umana, comprovata dalla loro produzione bibliografica di livello internazionale. Una parte notevole di questa produzione e’ dedicata esattamente alle tematiche trattate nella presente proposta.

Responsabile:

Andrea Novelletto, professore ordinario di Genetica, UniversitÇ della Calabria;

Partecipanti:

Davide Pettener, professore ordinario di Antropologia, UniversitÇ di Bologna

Donata Luiselli, ricercatore di Antropologia, UniversitÇ di Bologna

Loredana CastrÖ, assegnista, UniversitÇ di Bologna

Patrizia Malaspina, professore associato di Genetica, UniversitÇ di Roma “Tor Vergata”

Fabio Di Giacomo, dottorando di ricerca in Biologia Evoluzionistica, Università di Roma “Tor Vergata”

Paola Blasi, assegnista, Università di Roma “Tor Vergata” Francesca Luca, dottorando di ricerca in Biopatologia molecolare, Università della Calabria

L’attività di assistenza alle pratiche di laboratorio sarà svolta da personale laureato coadiuvato da studenti laureandi presso le Università coinvolte.

 

EVENTUALI  RAPPORTI   CON  ALTRE  INIZIATIVE   ED  ALTRE  FORME  DI FINANZIAMENTO DISPONIBILE

I proponenti sono assegnatari di fondi per la ricerca scientifica per progetti che direttamente o indirettamente riguardano le tematiche qui affrontate:

CONTRBUTO MIUR PRIN 2002 (A.N.) FINANZIAMENTO AGGIUNTIVO PRIN 2002 (A.N.)

CONTRIBUTI MIUR EX QUOTA 60% ANNI 2002-3 (P.M.) TOTALE DISPONIBILE: EUR 30.000

TERMINE FINALE

Termine finale per la piena operatività: mesi 12 dall’acquisizione dei contributi.

 

CURRICULA E SELEZIONE DELLE PUBBLICAZIONI DEI PARTECIPANTI AL PROGETTO

 

 Prof.  Davide Pettener

Dipartimento di Biologia evoluzionistica sperimentale Via F. Selmi, 3   40126  Bologna

tel.  051 – 354192 ; fax  051 – 354191

 

 

BREVE CURRICULUM VITAE

 nato a Napoli il 16 novembre

  • 1974 Laurea in Scienze Biologiche presso l’UniversitÅ degli Studi di
  • 1975 Assistente Incaricato presso la Cattedra di Antropologia dell’UniversitÅ di
  • 1980-87 Ricercatore Confermato presso la FacoltÅ di Scienze dell’UniversitÅ di
  • 1987-2000 Professore      Associato,        Settore        Scientifico-Disciplinare      E03B-BIO/08 (Antropologia) presso la FacoltÅ di Scienze FF.NN. dell’UniversitÅ di Bologna.
  • 2001 Professore  Straordinario,  Settore  Scientifico-Disciplinare  BIO/08  (Antropologia), presso la FacoltÅ di Scienze MMFFNN dell’UniversitÅ degli Studi di

 

Attività didattica (a.a. 2001-2002)

 

  • Antropologia, Corso di Laurea in Scienze Naturali, UniversitÅ di Bologna
  • Ecologia umana, Corso di Laurea in Scienze Biologiche, UniversitÅ di
  • Ecologia umana, Laurea specialistica in Scienze per l’ambiente e il Territorio, UniversitÅ di Bologna, Sede di Ravenna (supplenza)
  • Ecologia Umana, Corso di Laurea in Scienze Geografiche, FacoltÅ di Lettere e Filosofia, UniversitÅ di Bologna
  • Antropologia, Corso di Laurea in Scienze Naturali, UniversitÅ di Modena (supplenza)
  • Genetica delle popolazioni, Scuola di Specializzazione di Genetica Applicata
  • Principi di Ecologia Umana, Corso di Perfezionamento in Edilizia Bioecologica, Facolta’ di Ingegneria, UniversitÅ di

 

Altre attività

 

  • Fa parte del Collegio Docenti del Dottorato di Ricerca in Scienze Antropologiche, sede amministrativa di
  • Fa parte del Comitato di Redazione della “Revista de la Sociedad EspaÑola de Antropologia Biologica”.

– E’ Referee delle riviste Human Biology, Current Anthropology, Annals of Human Biology, Collegium Anthropologicum.

  • E’ Socio Fondatore della “European Anthropological Association”, Socio della Associazione Antropologica Italiana, della SocietÅ Italiana di Demografia Storica  e della “Society for Human Ecology”.
  • Dal 1980 cura la pubblicazione del Bollettino dell’Osservatorio di Bibliografia Antropologica Italiana, organo della A.I., istituito con lo scopo di promuovere e diffondere l’informazione sulla produzione scientifica italiana riguardante le discipline antropologiche.
  • Nel 1998 e 1999 ha diretto la Scuola Estiva di “Inferenza Statistica in Biologia Umana” per Dottorandi in Scienze Antropologiche.
  • Dal 1980 al 1993 ha ricoperto la carica di Segretario all’interno del Consiglio Direttivo della Unione Antropologica Dal 1996 al 1998 e per il biennio 2000-2002 e’ stato eletto Presidente della Associazione Antropologica Italiana.

E’ autore di oltre 100 lavori nel campo delle Scienze Antropologiche, con particolare riferimento al settore di ricerca della Biologia ed Ecologia delle popolazioni umane.

 

 

Programmi di ricerca in corso

 

  1. Responsabile Scientifico dal 1996 di una UnitÇ Operativa nell’ambito del Progetto Finalizzato Beni Culturali, sottoprogetto Archivio Biologico del Il programa delle ricerche prevede l’analisi e la ricostruzione per gli ultimi 3 secoli della storia biologica e demografica di popolazioni isolate (Appennino bolognese e abruzzese, Alpi trentine, Ande Centrali Peruviane, minoranze etnico-linguistiche Italo- Albanesi della Basilicata e Calabria, Mocheni del Trentino) grazie all’informatizzazione dei dati contenuti negli archivi parrocchiali e civili.
  1. Responsabile Scientifico dal 1994 di un programma di ricerche sulla variabilitÇ genetica a livello molecolare e sulle caratteristiche adattative di popolazioni di alta quota delle Ande centrali peruviane (in collaborazione con l’Istituto di Genetica dell’UniversitÇ Cayetano Heredia di Lima, PerÅ), del Tien Shan e del Pamir Alaj (Kazakhstan e Kirghizstan, in collaborazione con l’Accademia delle Scienze di Alma Ata).

 

 

COMAS D., CALAFELL F., MATEU E., PEREZ LEZAUN A., BOSCH E., MARTINEZ ARIAS R., CLARIMON J., , FIORI G., FACCHINI F., LUISELLI D., PETTENER D. BERTRANPETIT J. 1998

Trading genes along the silk road: mitochondrial DNA sequences and the origin  of  Central Asian populations. American Journal of Human Genetics, 63:1824-1838.

 

SIMONI L., GUERESI P., PETTENER D., BARBUJANI G. 1999 Patterns of gene flow inferred from genetic distances in the Mediterranean region. Human Biology, 71:401-417.

 

PEREZ LEZAUN A., CALAFELL F., COMAS D., MATEU E., BOSCH E., MARTINEZ ARIAS R., CLARIMON J.,  FIORI G., FACCHINI F., LUISELLI D., PETTENER D. BERTRANPETIT J.   1999

Sex-specific  migration  patterns  in  Central  Asian  populations  revealed  by  the  analysis  of  Y- chromosome STRs and mtDNA.  American Journal of Human Genetics, 65: 208-219.

 

SIMONI L., CALAFELL F.,  PETTENER D., BERTRANPETIT J., BARBUJANI G. Geographic patterns

of mtDNA diversity in Europe. American Journal of Human Genetics,  66:262-278, 2000.

 

SIMONI L., TARAZONA-SANTOS E., LUISELLI D., PETTENER D. 2000 Genetic differentiation of South-American native populations inferred from classical markers: from explorative analyses to a working hypothesis. In: Renfrew C. Editor, America Past, America Present: Genes and languages in the Americas and beyond., The McDonald Institute for Archaeological Research,  Cambridge,   123-134.

 

GUERESI P., MARTUZZI VERONESI F. PETTENER D. 2000 Biodemography of populations in the eastern Alps of Trentino  region. Rivista di Antropologia, 78: 169-178.

 

FIORI G., FACCHINI F., ISMAGULOV O., ISMAGULOVA A., TARAZONA SANTOS E., PETTENER

  1. 2000   Lung Volume, chest size and hematological variation in Low, medium and high altitude Central Asian populations. American Journal of Physical Anthropology, 113: 47-59.

 

GUERESI P., PETTENER D., MARTUZZI VERONESI F. 2001 Isolation and patterns in marriage behaviour in an Alpine valley (Non Valley, 1825-1923). Annals of Human Biology,  28: 157-171.

 

TARAZONA-SANTOS E., CARVALHO-SILVA D. R., PETTENER D., LUISELLI D., DE STEFANO G. F., MARTINEZ LABARGA C., RICKARDS O., TYLER-SMITH C., PENA S. D., SANTOS F. R.

2001    Genetic  differentiation  in  South  Amerindians  is  related  with  environmental  and  cultural diversity: evidences from Y chromosome. American Journal of Human Genetics,  68: 1485-1496.

 

PETTENER D. , GUERESI P., MARTUZZI VERONESI F. 2001 Patronymes et structure génétique de la République de Saint-Marin. In : Le Patronyme : Histoire, Anthropologie, SociÜtÜ. Ed : G. Brunet, P. Darlu, G. Zei,  CNRS-Editions, Paris, Chapitre 6: 353-365.

 

GUERESI P., MARTUZZI VERONESI F., PETTENER D. 2001 Changements géographiques et historiques de la structure matrimoniale dans les Alpes italiennes (Trentin, Italie). In G. Boetsch ed., Les ecosystámes alpins. Approches anthropologiques. CRDP Academie d’Aix-Marseille, 35-46.

 

Prof. PATRIZIA MALASPINA

Dipartimento di Biologia Universita’ di Roma “Tor Vergata” via Riecrca Scientifica s.n.c.

00133 ROMA

 

Prof. Associato, Settore Scientifico Disciplinare BIO/18 –   Genetica

 

STUDI

 

1976                consegue il diploma di maturità scientifica con  votazione 60/60;

1980                consegue  la laurea in Scienze Biologiche presso  l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” con  votazione 110/110 e lode;

1990                consegue  il titolo di Dottore di Ricerca in Genetica  Medica;

1992                consegue il diploma della Scuola di Specializzazione in Genetica Medica con votazione 70/70 e lode.

 

OCCUPAZIONI

 

1979-80         studentessa interna presso il laboratorio di Genetica Umana prepara una tesi di laurea “Variabilità genetica quantitativa della Glucosio-6-fosfato deidrogenasi: ricerche sulla componente genetica globale”, relatore Prof. Guido Modiano (Istituto di Genetica, Università degli Studi “La Sapienza”, Roma);

1981                ospite  laureato presso  il laboratorio di Genetica Umana (Istituto di Genetica, Università degli  Studi “La Sapienza”, Roma);

1985-89           dottorando di ricerca in Genetica Medica lavora presso il laboratorio di Genetica di Popolazioni diretto dal Prof. Luciano Terrenato (Dipartimento di Biologia, Università degli Studi “Tor Vergata”, Roma) e prepara una tesi dal titolo “Dalla demografia alle malattie genetiche: esempi di analisi della variabilità genetica nell’uomo con particolare riferimento alla malattia di Huntington”;

1987                in qualità di Honorary Research Assistant, è ospite per il periodo aprile-luglio presso il “Galton Laboratory”, Dept. of Genetics and Biometry, University College, Londra (UK);

1989-92           specializzando in Genetica Medica lavora presso il laboratorio di Genetica di Popolazioni diretto dal Prof. Luciano Terrenato (Dipartimento di Biologia, Università degli Studi “Tor Vergata”, Roma) e prepara una tesi dal titolo “Mappatura fine del gene per una forma di eredoatassia (SCA1) sul cromosoma 6”;

1991-92           ottiene  una borsa di studio della Commissione della Comunità Europea nell’ambito del programma “Human Genome Analysis” ed è ospite per un anno del “Medical Research Council, Human Biochemical Genetics Unit”, University College, Londra (UK)

1994                vincitrice  di concorso pubblico prende servizio in qualità di ricercatore presso il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi “Tor Vergata” di Roma;

1997                ottiene la conferma nel ruolo di ricercatore;

2002                prende servizio nel ruolo di Professore Associato,  settore scientifico disciplinare BIO/18, Genetica.

 

ASSEGNAZIONE DI FONDI DI RICERCA

 

1996              Titolare del progetto di ricerca “Characterization of the genomic structure of the human SSADH gene” finanziato dal comitato Telethon Onlus (durata 1 anno).

1998 – 2000 Titolare del progetto di ricerca “Characterization of the genomic structure of the human SSADH gene” finanziato dal comitato Telethon Onlus (durata 2 anni).

1999              Progetto “Costituzione di una banca di DNA rappresentativa della popolazione russa”, nell’ambito del protocollo di collaborazione Italia-Russia del Ministero degli Affari Esteri.

2001              Titolare del progetto di ricerca “Individuazione delle linee evolutive del cromosoma Y umano nelle popolazioni dell’Italia meridionale”. Programma CNR – Agenzia 2000.

 

BREVE DESCRIZIONE DELLE LINEE DI RICERCA

 

L’attivitÅ di ricerca della sottoscritta á stata sempre indirizzata verso lo studio della variabilitÅ genetica umana normale e patologica.

Durante lo svolgimento della tesi di laurea e negli anni immediatamente successivi la sottoscritta ha affrontato lo studio della variabilitÅ della popolazione italiana mediante marcatori genetici classici di tipo proteico ed ha caratterizzato varianti della G6PD associate ai fenotipi normale e patologico.

A partire dal 1985 ha utilizzato i polimorfismi del DNA per affrontare le seguenti tematiche: 1) caratterizzazione delle popolazioni umane con i marcatori del cromosoma Y e 2) analisi di linkage in famiglie segreganti per la malattia di Huntington e per l’Atassia Spinocerebellare di tipo I.

Lo sviluppo della prima linea di ricerca ha portato all’approfondimento dei rapporti tra radiazione molecolare e distribuzione geografica del cromosoma Y studiato mediante singole sostituzioni nucleotidiche e marcatori microsatelliti. Lo sviluppo della seconda linea di  ricerca ha portato all’individuazione del gene della succinico semialdeide deidrogenasi sul braccio corto del cromosoma

  1. Dopo la caratterizzazione strutturale e funzionale del gene, l’indagine attualmente prosegue verso l’analisi molecolare di fenotipi patologici ad essa associati, nonchÜ verso l’analisi della correlazione genotipo/fenotipo per varianti non associate a deficit enzimatico.

 

ATTIVITA’ DIDATTICA

 

A.A. 1994-1995, 1995-1996, 1996-1997, 1997-1998, 1988-1999

  • Svolge alcuni cicli di lezioni nell’ambito del corso di Patologia Molecolare della Scuola di Specializzazione in Genetica Applicata presso l’UniversitÅ degli Studi “La Sapienza”,
  • Svolge alcuni cicli di lezioni nell’ambito dei corsi di Biologia Sperimentale I, II, Genetica I per il corso di laurea in Scienze Biologiche presso l’UniversitÅ degli Studi “Tor Vergata”, Svolge il corso integrativo “Sequenziamento dei genomi” nell’insegnamento “Tecniche per la determinazione di sequenza di acidi nucleici”.della Scuola di Specializzazione in Applicazioni Biotecnologiche dell’UniversitÅ degli Studi “Tor Vergata.

 

A.A. 1999-2000, 2000-2001, 2001-2002

  • Affidamento dell’insegnamento di Genetica Quantitativa per il corso di laurea in Scienze Biologiche, UniversitÅ degli Studi “Tor Vergata”, Roma;

– Affidamento dell’insegnamento di Genetica Molecolare per il corso di laurea in Scienze Biologiche, UniversitÅ degli Studi “Tor Vergata”, Roma.

  • Svolge alcuni cicli di lezioni nell’ambito dei corsi di Biologia Sperimentale I, II, Genetica I e Genetica II presso il Dipartimento di Biologia dell’UniversitÅ degli Studi “Tor Vergata”,

 

  • Affidamento dell’insegnamento di Genetica Molecolare per i corsi di laurea in Biotecnologie, Biologia evoluzionistica ed Ecologia, UniversitÅ degli Studi “Tor Vergata”,

 

 

BIONDI G., RICKARDS O., MALASPINA P., TERRENATO L. (1984-85). Analisi della struttura

demografica e socio-culturale delle comunitÅ albanesi nella provincia di Foggia.

Rivista di Antropologia  LXIII:273-286.

 

MALASPINA  P.,  CIMINELLI  B.M.,  PELOSI  E.,  SANTOLAMAZZA  P.,  MODIANO  G.,

SANTILLO C. (1986). Colour blindness distribution in the male population of Rome.

Hum. Hered. 36:263-265.

 

CALABRO’  V.,  CASCONE  A.,  MALASPINA  P.,  BATTISTUZZI  G.  (1989).  Glucose-6-

dehydrogenase (G6PD) deficiency in Southern Italy: a case of G6PD A(-) associated with favism.

Haematologica 74:71-73.

 

BIONDI G., CALABRO’ V., COLONNA-ROMANO S., GIANGREGORIO M., MALASPINA P.,   PETRUCCI   R.,   SANTOLAMAZZA   C.,   SANTOLAMAZZA   P.,   TRAMONTANO   E.,

BATTISTUZZI G. (1989). Common and rare genetic variants of human red blood cell enzymes in Italy. Anthrop. Anzeig. 47:155-174.

 

MALASPINA P., BIONDI G., SANTILLO C. (1989). Colour blindness (CB) distribution in the male population of Albanian and Croatian communities of Molise, Italy (with a review of the published Caucasoid CB gene frequencies). Gene Geography 3:53-63.

 

MALASPINA P., PERSICHETTI F., NOVELLETTO A., IODICE C., TERRENATO L., WOLFE

J., FERRARO M., PRANTERA G. (1990). The human Y chromosome shows a reduced level of DNA polymorphism. Ann. Hum. Genet. 54: 297:305.

 

PERSICHETTI F., BLASI P., HAMMER M., MALASPINA P., JODICE C., TERRENATO L.,

NOVELLETTO A. (1992). Disequilibrium of multiple DNA markers on the human Y chromosome.

Ann. Hum. Genet. 56: 303-310.

 

ATTWOOD  J.,  KRUSE  T.,  VERGNAUD  G.,  MALASPINA  P.,  POVEY  S.  (1994).  The

EUROGEM map of human chromosome 14. In: SPURR N.K. et al. European gene mapping project (EUROGEM): Genetic Maps based on the CEPH reference families.

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Dr.Donata Luiselli

Dipartimento di Biologia evoluzionistica sperimentale Via F. Selmi, 3   40126  Bologna

tel.  051 – 2094194 ; fax  051 – 251208- 2094191

e-mail:luiselli@alma.unibo.it

 

 

 

BREVE CURRICULUM VITAE

 

  • nata a Bergamo il 22/6/1959
  • 1984 Laurea in Scienze Biologiche presso l’UniversitÅ degli Studi di Bologna
  • AA 1986/87,  1987/88,  1988/89  frequenza  attivitÅ  del  Dottorato  di  ricerca  in  Scienze Antropologiche, sede di Bologna
  • Da 1/2//1989 al 31/03/2001 funzionario tecnico di VIII livello presso l’UnitÅ di Antropologia del Dipartimento di Biologia Evoluzionistica Sperimentale dell’UniversitÅ di Bologna
  • Dall’ 1/04/2001 ricopre la qualifica di Ricercatore Confermato- Settore Scientifico- Disciplinare E03B-BIO/08 (Antropologia) presso il suddetto Dipartimento della FacoltÅ di Scienze FF.NN. dell’UniversitÅ di Bologna, dove svolge attivitÅ scientifica e didattica.

 

 

Attività didattica

 

  • In qualitÅ dapprima di Funzionario tecnico (VIII livello) ed poi di Ricercatore Confermato collabora alle attivitÅ didattiche svolte nella sede di Antropologia dell’UniversitÅ di

 

  • A partire dall’anno accademico 1991-92, nell’ambito del Corso di Laboratorio di Biologia Sperimentale II per il Corso di Laurea in Scienze Biologiche, ha attivamente e regolarmente curato l’allestimento e lo svolgimento delle esercitazioni relative al settore Antropologia- Biologia Umana (“Analisi di marcatori genetici in popolazioni umane”).

 

  • Dall’AA 2000/2001 tiene per incarico i corsi di “Biologia Umana” e “Laboratorio di Biologia Umana Applicata II”, presso il Corso di Laurea in Scienze Biologiche della FacoltÅ di Scienze MMFFNN dell’UniversitÅ di

 

 

 

Altre attività

 

  • E’ iscritta all’Albo Professionale dei Biologi, á socia dell’Associazione Antropologica Italiana (AAI) e dell’European Anthropological Association (EAA).

 

  • Dal 1995 al 1999 ha coordinato l’attivitÅ delle Scuole estive per ricercatori e dottorandi in Scienze Antropologiche su “Inferenza statistica in Biologia Umana” diretta dal M. Di Bacco (Dipartimento di Scienze Statistiche dell’UniversitÅ di Bologna).

 

Attività scientifica

 

  • Dal 1989 svolge attivitÅ di ricerca nel settore disciplinare E03B (BIO/08)- ANTROPOLOGIA con particolare riferimento allo studio della biologia di popolazioni umane mediante analisi della variabilita’ genetica di marcatori classici e molecolari (sequenze della regione ipervariabile I e aplogruppi del Dna mitocondriale; microsatelliti tri e tetranucleotidici, autosomici e del cromosoma Y, SNPs del cromosoma Y) in popolazioni Italiane, Quechua delle Ande Peruviane, Kazaki, Kirghisi e Uiguri dell’Asia Centrale e Shona-bantu dello

 

  • E’ responsabile del progetto di ricerca (finanziamenti ex 60%) “Analisi della variabilitÅ dell’mtDNA e del cromosoma Y in popolazioni africane: aspetti antropologici e genetico- forensi ”

 

 

 

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